26Marzo2021

Sangalli: "I ristori non bastano"

Il 24 marzo è partita la campagna nazionale di Confcommercio, Il futuro non (si) chiude”per far sentire la voce delle imprese che vogliono ripartire e allo stesso tempo per sottolineare la necessità di sostegni più robusti per fare fronte alle enormi difficoltà economiche che le chiusure, da un anno a questa parte, hanno determinato. Il presidente Sangalli, dalle pagine del Corriere della Sera, chiede al presidente del Consiglio Draghi un intervento “coraggioso” e indennizzi più adeguati e tempestivi per le aziende.    

“Dal presidente Draghi ci aspettiamo una svolta che non c'è ancora. Ci aspettiamo quel coraggio responsabile con cui nel 2012 salvò l'Unione monetaria europea, dichiarando il famoso "whatever it takes" (fare tutto ciò che è necessario, ndr). Ma questa volta deve farlo per salvare le nostre imprese. Che poi vuol dire salvare l'Italia”.

Può darci un'idea della situazione?

“Per trovare un anno peggiore del 2020 bisogna risalire più o meno al 1944. L'anno scorso sono andati persi quasi 130 miliardi di consumi, circa duemila euro a testa. Tra gennaio e febbraio di quest'anno c'è già stato un crollo di 20 milioni di presenze in Italia. Il lockdown di marzo e aprile rischia di causare una perdita di oltre 15 miliardi di euro, oltre la metà per alberghi e ristoranti. Questi ultimi, tra marzo e le giornate di Pasqua, non incasseranno circa 2,8 miliardi”.

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Confcommercio Brescia2024-04-18
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