19Maggio2020

Confcommercio Brescia, comunicato stampa

Una crisi economica senza precedenti che ha visto crollare la fiducia ed i ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi; questo è ciò che emerge dalla ricerca realizzata da Confcommercio Brescia, in collaborazione con l’istituto Format Research, “Indagine sull’andamento economico delle imprese bresciane del commercio, del turismo e dei servizi. Analisi al 30 aprile sulle conseguenze economiche del Covid-19 e prospettive di ripartenza”.

È necessario sottolineare che Brescia è risultata la provincia della Lombardia con il più elevato numero di imprese del terziario costrette al lockdown, pari al 48%, con una perdita di 2,6 miliardi di valore aggiunto nel 2020, pari all’11%.

Le imprese bresciane del commercio, del turismo e dei servizi sono risultate profondamente preoccupate per la situazione economica generale e della propria singola attività per i difficili mesi appena trascorsi in lockdown, che hanno visto azzerare i ricavi e, quindi, andare incontro ad una profonda crisi legata alla liquidità, ben rappresentata dalla crescente domanda di credito nei confronti delle banche, con il 45% delle attività che sono ancora in attesa di vedere accolta o meno la propria richiesta.

Ancora più preoccupanti sono i dati che riguardano le imprese del terziario che saranno ancora operative a fine 2020, con una previsione di riduzione delle attività che si attesta tra le quindicimila e le diciottomila aziende. Inoltre, il picco della crisi non è ancora stato raggiunto, poiché i mesi di maggiore difficoltà a livello finanziario saranno quelli da giugno in poi, con all’orizzonte anche una crisi dell’occupazione che si svilupperà nei mesi successivi all’estate.

Le attività hanno dovuto adattarsi alla situazione di crisi e hanno modificato la propria erogazione dei servizi, tanto che è aumentata del 162% la quota di imprese che hanno attivato un canale di consegna a domicilio e del 200% quella delle imprese che hanno attivato una soluzione e-commerce, con oltre il 60% delle aziende che hanno confermato che continueranno ad avvalersi di questi canali anche al termine dell’emergenza.

In questo quadro di enorme crisi ed estrema difficoltà si rivela, quindi, sempre più necessario uno sforzo maggiore e più rilevante da parte degli enti locali e dello Stato, per cercare di porre rimedio ad una situazione che altrimenti rischia di modificare per sempre il tessuto economico e produttivo delle imprese territoriali.

IL COMUNICATO STAMPA

LA SINTESI DELLA RICERCA

OCC Brescia.pdf 502,72 kB
Confcommercio Brescia2024-04-19
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