Tassazione auto aziendali
«Con il conseguente blocco - afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione Confcommercio (e Assomobilità Confcommercio Milano) - del rinnovo del parco auto circolante ed un aumento sulle nostre strade di veicoli più obsoleti ed inquinanti». «Il perché - spiega Buongiardino -è molto semplice: nessun lavoratore accetterebbe di farsi tassare per svolgere il proprio lavoro e opterebbe per l’utilizzo di un’auto propria addebitando i chilometri percorsi all’azienda. Dobbiamo considerare che in media un’azienda cambia le proprie auto ogni 3 anni, mentre un privato ogni 7-8 anni. Questa proposta di tassazione risulterebbe perciò in controtendenza con lo sforzo profuso da Regioni come, ad esempio, la Lombardia, dove viene incentivato il rinnovo dei mezzi più inquinanti a favore di altrettanti mezzi a basso impatto ambientale».
Il comparto automotive genera già ora in tasse un volume annuo per lo Stato di circa 75 miliardi, pari al 4.5% del Pil nazionale «una pressione fiscale ben più alta della media europea che è del 3%» ricorda Buongiardino.
«Al Governo - conclude Buongiardino - chiediamo un approfondito confronto tecnico assieme alle principali associazioni di rappresentanza dell’automotive».