6Novembre2023

Confcommercio, crollo dell'inflazione ad ottobre

Netta accelerata a ottobre del processo di discesa dei prezzi  partito già da qualche mese. I dati preliminari Istat (link ai dati completi in pdf) indicano infatti un crollo a +1,8% su base annua (un dato che non si registrava da luglio 2022) rispetto al +5,3 del mese precedente, mentre su base mensile si registra un +0,1% contro il +0,2% di settembre. L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l'indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Il forte calo si deve soprattutto al consistente rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) che regolamentati (da -27,9% a -32,7%) e, in misura minore, alla dinamica degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +5%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%). Effetti solo in parte compensati dall'accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all'abitazione (da +3,7% a +4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4%).

La “inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta da +4,6% a +4,2%, così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%).

In netta frenata la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +6% a +0,1%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4% da -1,9% di settembre). Rallentano ulteriormente rispetto al mese precedente i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +6,6% a +5,6%).

I dati preliminari Istat indicano una diminuzione da +5,3% a +1,9% su base mensile, mentre rispetto allo stesso mese del 2022 c’è un aumento dello 0,1% (era +0,2% a settembre).

 

Confcommercio: "Bene il rientro dell'inflazione, restano le incognite per le tensioni geopolitiche"

Commentando le stime preliminari sull'inflazione, l'Ufficio Studi Confcommercio ha evidenziato che "la variazione congiunturale dei prezzi in ottobre è stata inferiore alle attese (-0,1% rispetto a una stima di +0,5%), in ragione di una sopravvalutazione della dinamica dei prezzi degli energetici regolamentati e di una riduzione più consistente del previsto per i servizi ricettivi e di ristorazione (-1,0% rispetto alla previsione di -0,4%)". "Nel complesso, il rientro dell’inflazione in Italia e in Europa procede in modo ordinato e relativamente rapido, creando le premesse per un prolungamento della fase di stabilizzazione dei tassi di policy sui livelli attuali".

Secondo il direttore dell'Ufficio Studi Mariano Bella, "lo scenario favorevole è tuttavia messo in discussione dalle tensioni geopolitiche le quali, per adesso, hanno creato pericolose tensioni sui prezzi benchmark del gas senza coinvolgere le quotazioni del petrolio greggio. Ma non si può escludere un peggioramento delle condizioni dei prezzi delle materie prime energetiche in caso di prolungamento ed estensione dei conflitti in corso".

Confcommercio Brescia2024-05-02
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