10Luglio2023

Confcommercio, quadro incerto ed i consumi restano deboli

Dopo un aprile negativo (+0,2% in valore e -0,2% in volume rispetto al mese precedente, -3,2% in valore e -4,8% in volume su base annua), venti di ripresa a maggio per le vendite al dettaglio, che secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat (link ai dati completi in pdf), sono cresciute in valore (+0,7%) e volume (+0,2%) su base mensile, mentre a livello tendenziale si registra rispettivamente un +3% in valore e un -4,7% in volume. Nel trimestre marzo-maggio le vendite crescono in valore (+0,9%) e calano in volume (-0,6%) rispetto ai tre mesi precedenti. Le vendite dei beni alimentari progrediscono in valore (+0,2%) e calano in volume (-0,5%) rispetto ad aprile, mentre quelle dei non alimentari registrano un aumento sia in valore (+1,1%) che in volume (+0,7%). Su base annua, gli alimentari crescono in valore (+7,7%) e diminuiscono in volume (-3,8%), mentre i non alimentari subiscono una lieve flessione in valore (-0,6%) e un calo più sostenuto in volume (-5,2%). Fra questi ultimi l'aumento più consistente riguarda i prodotti di profumeria, cura della persona (+6,6%) e le dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni e telefonia (+6%), mentre i cali più marcati sono quelli di Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-9%) e Abbigliamento e pellicceria (-3,8%).

Sempre rispetto a maggio 2022, il valore delle vendite cresce per grande distribuzione (+6,5%), vendite al di fuori dei negozi (+0,9%) e commercio elettronico (+1,5%), mentre diminuisce per le imprese operanti su piccole superfici (-0,6%).

 

Confcommercio: “Quadro incerto, i consumi restano deboli”

Un dato certamente non positivo, se si guarda al confronto annuo in termini di volumi, che va letto però anche alla luce del deterioramento che si osservava da alcuni mesi su questo versante: dopo quattro mesi le vendite in quantità sono infatti tornate a mostrare una variazione congiunturale debolmente positiva, elemento che potrebbe preludere all’inizio di un periodo meno negativo, favorito anche dal rientro delle dinamiche inflazionistiche”: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio, per il quale la domanda evidenzia però ancora importanti cadute in termini di volumi per gli alimentari, soprattutto quelli venduti presso le aziende di minori dimensioni. Analogamente per l’abbigliamento e le calzature, su cui ha inciso anche una stagione meteorologicamente non favorevole, i consumi si confermano in netto ridimensionamento”.

Confcommercio Brescia2024-05-14
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