Invalidità civile
In particolare, alle prestazioni che sono denominate “pensioni” si applica il tradizionale tasso di inflazione ISTAT (indice delle famiglie di operai e impiegati - FOI) mentre ad alcune indennità ed assegni si applica il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale (indice di dinamica salariale) pari quest’anno a +1,35%.
La tabella che si riporta, dunque, indica il quadro aggiornato delle prestazioni e dei limiti di reddito per il 2016 e il 2017.
Per quanto riguarda i requisiti, per acquisire il diritto all’invalidità e all’assegno di accompagno, nulla è cambiato e allo stato attuale sono considerati invalidi tutti coloro affetti da minorazioni di vario tipo non riconducibili a causa di guerra, di servizio e di lavoro, che appartengono ad una delle seguenti categorie:
- i cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni affetti da menomazioni congenite o acquisite che comportano una riduzione della capacità di lavoro non inferiore ad 1/3;
- i minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età;
- i cittadini con più di 65 anni non autosufficienti.
In base al grado d’invalidità riconosciuto, si possono ottenere i seguenti benefici:
- il 33,33% (un terzo) è la soglia minima per essere considerato invalido ed avere diritto alle prestazioni protesiche e ortopediche;
- il 46% consente all’invalido di ottenere l’iscrizione nelle liste speciali del collocamento obbligatorio;
- il 74 % è la soglia invece per ottenere l’assegno economico mensile di assistenza.
L’assegno di assistenza
Agli invalidi con età tra i 18 e 65 anni ed un grado di invalidità compreso tra il 74 e il 99% spetta un assegno mensile di assistenza per 13 mensilità.
Per fruire dell’assegno - pari anche quest’anno a € 279,47 mensili - l’invalido deve essere disoccupato, residente in Italia e avere un reddito annuo personale (quello del coniuge non conta) che non superi un determinato limite (€ 4.800,38 per il 2016 e 2017).
In presenza di queste condizioni, anche i cittadini stranieri, compreso gli extracomunitari se titolari di carta di soggiorno, possono ottenerlo.
Anche quest’anno i titolari di detta prestazione debbono presentare l’apposito modello on-line tramite il Caf, in cui debbono dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non svolgere attività lavorativa.
La dichiarazione va inviata all’INPS entro il 31 marzo prossimo (salvo proroga) ed è essenziale per conservare il diritto all’assegno.
La pensione di inabilità
Spetta agli invalidi ai quali sia stata riconosciuta un’inabilità lavorativa totale e permanente del 100%.
L’importo è pari a quello stabilito per l’assegno di assistenza, ma le condizioni di accesso al momento restano più facili, in quanto il limite di reddito annuo personale è molto più elevato (€ 16.532,10 per il 2016 e 2017).
L’indennità di accompagno
Questa prestazione è un sostegno economico che viene erogato alle persone che non sono in grado di camminare o di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita (mangiare, lavarsi, vestirsi, ecc.). L’importo dell’indennità è pari a € 515,43 mensili e viene erogato per 12 mensilità.
È importante evidenziare che detta prestazione viene concessa a prescindere dall’età e dalle condizioni economiche dell’interessato. Possono ottenerla a qualsiasi età, sia le persone meno abbienti che i benestanti.
Non è poi legata alla composizione del nucleo familiare, non è reversibile e non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorative.
È cumulabile con la pensione d’inabilità e con altre prestazioni spettanti per altre minorazioni civili ai ciechi e ai sordomuti.
Sono esclusi dal beneficio gli invalidi ricoverati gratuitamente presso strutture pubbliche. Ciò vale anche per i ricoveri in reparti di lungodegenza o di riabilitazione. Non hanno invece alcuna rilevanza i ricoveri per terapie contingenti o comunque di breve durata.
Chi è già titolare dell’indennità deve attestare la propria condizione di “non ricoverato” in via permanente, con una dichiarazione anch’essa da inviare all’Inps on-line tramite il Caf entro questo mese (salvo proroga).
La maggiorazione delle prestazioni
Gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti, titolari della relativa pensione, di età pari o superiore a 60 anni, possono ottenere una maggiorazione fino all’importo di euro 638,33 mensili previsto per quest’anno (già vecchio “milione” di lire).
Il diritto a tale aumento per il 2017, è subordinato ai seguenti limiti di reddito:
- pensionato solo (non coniugato) con redditi non superiori a € 8.298,29 annui;
- pensionato coniugato con redditi propri non superiori a € 8.298,29 e redditi propri sommati a quelli del coniuge non superiori ad € 14.123,20 annui.
Ai fini del raggiungimento dei prescritti limiti di reddito si considerano non solo tutti i redditi soggetti all’IRPEF ma anche quelli esenti (esempio: la pensione di invalidità civile, la rendita INAIL, ecc.) e quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da titoli di Stato, ecc.)
In altre parole bisogna denunciare tutto eccetto i redditi provenienti da:
- casa di abitazione;
- pensione di guerra;
- assegno di accompagnamento;
- trattamento di famiglia;
- sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità.
È opportuno, comunque, data la particolare materia e la procedura telematica adottata dall’INPS, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&Più Enasco (Brescia, via Bertolotti, 1 - 2° piano, tel. 030.3771785), i qualigratuitamente sono in grado di fornire ogni informazione e provvedere all’inoltro on-line della domanda e/o delle sopra citate dichiarazioni all’Istituto previdenziale.
LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI:IMPORTI E LIMITI DI REDDITO | ||||||
Categorie | ANNO 2016 | ANNO 2017 | ||||
Importo mensile | Limite di reddito annuo personale | Importo mensile | Limite di reddito annuo personale | |||
Invalidi civili | ||||||
assegno di assistenza | € 279,47 | € 4.800,38 | € 279,47 | € 4.800,38 | ||
indennità di frequenza minori | € 279,47 | € 4.800,38 | € 279,47 | € 4.800,38 | ||
pensioni di inabilità | € 279,47 | € 16.532,10 | € 279,47 | € 16.532,10 | ||
Sordomuti | ||||||
pensione | € 279,47 | € 16.532,10 | € 279,47 | € 16.532,10 | ||
indennità di comunicazione | € 254,39 | NESSUN LIMITE | € 255,79* | NESSUN LIMITE | ||
Ciechi civili | ||||||
pensione ciechi assoluti | € 302,23 | € 16.532,10 | € 302,23 | € 16.532,10 | ||
pensione ciechi parziali | € 279,47 | € 16.532,10 | € 279,47 | € 16.532,10 | ||
indennità ventesimisti | € 206,59 | NESSUN LIMITE | € 208,83* | NESSUN LIMITE | ||
assegno decimisti | € 207,41 | € 7.948,19 | € 207,41 | € 7.948,19 | ||
Indennità di accompagnamento | ||||||
invalidi totali | € 512,24 | NESSUN LIMITE | € 515,43* | NESSUN LIMITE | ||
ciechi assoluti | € 899,38 | NESSUN LIMITE | € 911,53* | NESSUN LIMITE | ||
Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad un aumento che porta l’assegno di pensione a 638,33 euro al mese se hanno un reddito annuo inferiore a 8.298,29 euro, elevato a 14.123,20 euro se coniugati. | ||||||
* alle indennità e assegni è stato applicato il tasso di variazione delle retribuzioni del settore industriale pari quest'anno al + 1,35% |