Presidente Massoletti: "Per le imprese della montagna necessario supporto"

Si è svolto nella giornata di oggi a Lodrino il convegno "Un nuovo futuro possibile per i comuni montani. Investire partendo dalle aree più interne per accelerare la ripresa del sistema socioeconomico per un controesodo di cittadini e imprese", che ha visto, oltre alla presenza del presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti, la partecipazione tra gli altri del sindaco del Comune di Lodrino, Bruno Bettinsoli, del presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, del presidente della Comunità Montana di Valle Trompia, Massimo Ottelli, del presidente UNCEM Lombardia, Tiziano Maffezzini, della ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, degli assessori regionali, Massimo Sertori e Alessandro Mattinzoli e del presidente Anci Lombardia, Mauro Guerra.

Il presidente Massoletti ha aperto così il suo intervento: "Innanzitutto, le piccole imprese possono finalmente guardare avanti grazie all'introduzione del Green Pass, scongiurando così ulteriori chiusure che sarebbero difficilissime da sostenere". "Per le imprese della montagna abbiamo apprezzato lo sforzo di sostenerle da parte di Regione Lombardia - ha continuato - e ricordo che è stato recentemente approvato un bando per sostenere quelle che hanno sofferto maggiormente la chiusura dei comprensori sciistici".

"La desertificazione - ha aggiunto il presidente di Confcommercio Brescia - dei comuni montani è purtroppo accentuata anche dalla crisi dell'autoimprenditorialità giovanile che stiamo osservando negli ultimi anni; ma alcuni dei valori positivi che ci ha lasciato il Covid, come l'importanza della territorialità, la vicinanza, la forza della comunità, oltre che naturalmente all'innovazione, possono risultare fondamentali per ripopolare queste aree, perché i negozi di vicinato sono presidi sociali importantissimi".

"Alle Pubbliche Amministrazioni - ha concluso Massoletti - chiediamo azioni che guardino alla sburocratizzazione per le imprese, anche quelle già esistenti, nei comuni montani e di sfruttare al meglio, soprattutto a livello turistico, un appuntamento fondamentale per la montagna che saranno le Olimpiadi 2026".