23Febbraio2024

Presidente Massoletti: "Serve valorizzare i negozi di prossimità e accompagnarli"

L’importanza di accompagnare le imprese nei loro percorsi di innovazione e di adesione ai parametri ESG. Il ruolo chiave delle piccole realtà commerciali come luoghi di aggregazione sociale sul territorio. E le opportunità del digitale come strumento chiave per proiettare in modo efficace il comparto verso il futuro.

Sono stati questi alcuni dei temi evidenziati dal vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti che ha tracciato per CUOREECONOMICO un quadro del settore alla luce delle criticità dell’attuale scenario economico.

Come le imprese commerciali del territorio hanno reagito al susseguirsi della pandemia, della crisi energetica legata al conflitto russo-ucraino e dell’aumento del costo del denaro?

Si tratta di una serie di criticità che si sono sovrapposte tra loro e hanno avuto un impatto importante sulle imprese del commercio. Secondo un focus dedicato alla Lombardia dell’ “Osservatorio della demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, dal 2012 al 2023 le imprese di commercio al dettaglio, bar, ristoranti e di servizi di alloggio sono diminuite del 13,4 percento.

In particolare la ricerca - che ha analizzato un campione di alcuni capoluoghi e città lombarde (Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Cinisello Balsamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sesto San Giovanni, Sondrio e Varese) - ha evidenziato come a soffrire di più sia stato il settore del commercio al dettaglio, con una riduzione del 23,4 percento nei centri storici e del 17,4 al di fuori dei centri storici. I comparti più resilienti sono stati invece quelli della ristorazione e dei servizi di alloggio”.

Quali fattori hanno inciso su questo scenario?

A determinare questo scenario sono state sia ragioni di tipo congiunturale sia situazioni straordinarie, come ad esempio la pandemia, la crisi energetica e l’inflazione. Per quanto riguarda gli aspetti di tipo congiunturale, l’elemento che ha influito maggiormente è stato un eccesso di offerta dovuto a un'espansione massiccia dei centri commerciali, alla quale successivamente è subentrata una grande crescita del commercio online. Ciò ha messo in difficoltà il settore, generando un’offerta superiore alla domanda, che invece si è contratta per ragioni economiche legate al calo del potere d’acquisto dei consumatori.

In sostanza, si è verificata una situazione in cui il consumo è calato mentre invece l'offerta è aumentata. Questo scenario ha messo fuori gioco le imprese commerciali meno strutturate, che in parte hanno dovuto chiudere. Gli effetti di questa situazione sono evidenti soprattutto nei centri storici delle piccole città. Nelle piccole realtà territoriali subentra anche un altro problema, ovvero quello legato al ruolo chiave dei negozi come luoghi chiave per la promozione delle relazioni sociali. In quest’ottica il rischio è che la mancanza di servizi di prossimità porti a un impoverimento del tessuto urbano e sociale, sia dei centri storici sia delle periferie. È perciò fondamentale tutelare le piccole imprese e potenziare i distretti del commercio, modello vincente di un approccio virtuoso e sinergico alla gestione del territorio. La funzione delle piccole attività commerciali va  infatti oltre la semplice vendita di prodotti, ma si lega a doppio filo al rafforzamento del senso di comunità”.

 

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Confcommercio Brescia2024-05-01
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