5Maggio2021

Sangalli: "Persi 1,5 milioni di occupati nei servizi"

Riaprire il dialogo con le parti sociali. Rafforzare il Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) nella parte relativa al terziario. Affrontare insieme il corposo capitolo delle riforme. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, chiede al governo «un salto di qualità» rispetto al rapporto tenuto finora con la sua associazione.

Presidente, finalmente il Pnrr è consultabile nella sua interezza. Che ne pensa?

«Nel discorso di presentazione tenuto alla Camera, il presidente Mario Draghi ha ricordato che il Piano non è "solo questione di investimenti, ma che esso riguarda complessivamente il destino ed i valori civili del Paese". Lo ha ricordato anche con una bella citazione di De Gasperi sul rapporto necessario tra rinnovamento e perseguimento del bene comune. E questa la portata della sfida che ci attende: una straordinaria opportunità per la ricostruzione del Paese dopo l'impatto drammatico (drammatico da ogni punto di vista) della pandemia. Vale il "vietato sbagliare" perché "forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio"».

 Intravede errori nell'impostazione del Pnrr?

«È stato sempre Draghi a osservare nel discorso di replica che il punto cruciale della governance del Piano è il rapporto tra governo ed enti locali. Aggiungo, per parte mia, che altrettanto cruciale è il rapporto con le parti sociali. Con chi rappresenta il mondo delle imprese e del lavoro. Perché occorre condivisione di obiettivi e mobilitazione».

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Confcommercio Brescia2024-05-17
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