21Dicembre2022

Confcommercio, fine anno difficile per l'economia

Da una parte segnali di rallentamento e di possibile inversione del ciclo economico, dall’altra indicazioni confortanti dal mercato del lavoro e dalle aspettative delle famiglie e delle imprese. È il quadro che emerge dalla “Congiuntura Confcommercio” di dicembre (link al documento completo in pdf). Sul fronte dei consumi, l’analisi dell’Ufficio Studi confederale evidenzia che l’elevata inflazione impatta sul potere d’acquisto delle famiglie. E se gli interventi di sostegno del governo neutralizzano in buona parte, specialmente per le fasce più deboli, la riduzione del valore reale dei redditi correnti, poco o nulla possono sul calo della ricchezza in forma liquida. Di conseguenza, emergono comportamenti di acquisto e consumo più prudenti, soprattutto per quanto riguarda i beni.

Non a caso anche a novembre i consumi sono in rallentamento, come emerge dall’ICC Confcommercio, giù dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2021. Male, in particolare, alimentari, mobili, elettrodomestici, automotive e abbigliamento.

Date queste dinamiche, l’Ufficio Studi stima per dicembre una riduzione del Pil dello 0,7% congiunturale e una crescita dello 0,2% su base annua.

Per quanto riguarda infine l’inflazione, dicembre non dovrebbe portare l’attesa inversione di tendenza, con un incremento mensile dello 0,6% e annuo dello 12%. Per l’attesa svolta bisognerà aspettare la tarda primavera del prossimo anno, con conseguenze negative sulle prospettive di crescita per il 2023.

 

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Confcommercio Brescia2025-05-03
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