14Maggio2024

"Confcommercio incontra", elezioni europee 2024

In vista delle elezioni europee dei prossimi 8-9 giugno, il Consiglio Generale di Confcommercio, riunito in seduta permanente e formato da circa 70 presidenti in rappresentanza delle oltre 650 mila imprese associate, dei territori e delle federazioni del sistema confederale, incontra oggi e domani i leader dei principali partiti con l’obiettivo di proseguire e rafforzare il dialogo con le forze politiche e ascoltare le proposte, i programmi, le idee dei partiti che si candidano a formare il nuovo Parlamento europeo.

Sangalli: "Costruire un ecosistema favorevole per le imprese"

"In questa tornata elettorale - ha detto Sangalli - c'è in gioco quell'Unione europea che deve costituire, sempre di più, un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo sostenibile". Sangalli ha ricordato che Confcommercio ha elaborato un documento dal titolo "per un'Europa competitiva e sostenibile" (guarda il link in pdf) con le richieste e le proposte per sostenere la crescita delle imprese. "Con il documento proposto vogliamo presentare le nostre analisi e le nostre proposte sui temi che riteniamo strategici per le nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni". Rivolgendosi a Calenda, Sangalli ha osservato che "anche tra le priorità del vostro programma non mancano proposte che vanno in questa direzione". "Mi riferisco, in particolare, all’armonizzazione fiscale per evitare la nascita di paradisi fiscali all’interno dell’Unione, all’impegno nella revisione delle norme sulle case green e nella riforma del mercato elettrico con un maggior sostegno alle tecnologie a bassa emissione, incluso il nucleare pulito. Infine, nella vostra agenda europea c’è anche la necessità del rilancio del pilastro sociale, con politiche e investimenti per la formazione e per l’accesso delle donne al mercato del lavoro, così come la necessità di destinare maggiori risorse all’istruzione e alla cultura".

 

Sangalli: "Necessaria una governance più efficace e trasparente"

Introducendo l'intervento di Emma Bonino, il presidente Sangalli ha parlato della riforma della governance dell’Ue, "che anche tu Emma hai richiamo in un articolo su La Stampa del dicembre scorso. Mi limito al processo decisionale, che deve essere più efficace e trasparente, soprattutto in vista di un possibile allargamento dell’Unione. A partire dal sistema di voto in seno al Consiglio con l’ampliamento della maggioranza qualificata e al compiuto diritto di iniziativa legislativa del Parlamento europeo". Sangalli ha quindi parlato del Next Generation EU "che aiuterà i Paesi membri a finanziare riforme e investimenti fino al 2026. Dopo questa data, come sappiamo, le regole rinnovate del Patto di Stabilità e Crescita richiederanno una maggiore disciplina di bilancio, che va fin d’ora impostata". "Per gli investimenti in beni pubblici europei, come la digitalizzazione e la difesa comune ad esempio, l’UE dovrà, dunque, valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito, come per il Next Generation EU, e adeguata capacità fiscale. Del resto proprio tu Emma, ricordi la necessità che l’Unione Europea non rimanga solo una Unione dei trasferimenti, ma sia sempre di più un’Unione degli investimenti” per rafforzare la competitività".

Sangalli: "Stesso mercato stesse regole"

Presentando l'intervento di Francesco Boccia, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha ricordato alcuni temi contenuti nel documento elaborato da Confcommercio in vista delle elezioni europee. "In materia fiscale, innanzitutto - ha detto Sangalli - occorre una revisione delle regole per una maggiore armonizzazione e una tassazione non distorsiva con un’efficace Global Minimum Tax che risponda al principio stesso mercato, stesse regole”. "Sul tema del lavoro - ha aggiunto - crediamo siano decisive le misure volte a favorire l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro e promuovere una maggiore imprenditorialità, soprattutto giovanile e femminile, anche attraverso programmi e iniziative sulla formazione". Parlando di energia, Sangalli ha evidenziato l'importanza di "adottare una politica comune per ridurre la dipendenza energetica, diversificando le fonti di approvvigionamento e sostenendo maggiormente il ricorso al nucleare pulito e a fonti rinnovabili". In materia di trasporti e infrastrutture vanno allineate le priorità dei singoli Paesi membri con quelle europee per completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee. C’è poi il grande tema della transizione verde, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile, e a misura di micro, piccole e medie imprese. "Pensiamo, in tal senso - ha concluso Sangalli - ad un sistema di semplificazione amministrativa, di accesso al credito facilitato e di finanziamenti più rapidi. Con riferimento ai trasporti, la sostenibilità ambientale va recuperato il rispetto del principio di neutralità tecnologica".

Sangalli: "Elezioni europee snodo democratico per un progetto europeo"

Il presidente Sangalli ha introdotto l'intervento del ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, sottolineandone il profilo europeo. "L’esperienza maturata da Antonio Tajani nel sistema delle istituzioni europee - ha detto Sangalli - è davvero di particolare rilievo e a tutto tondo: il nostro Ministro degli affari esteri è stato, infatti e tra l’altro, Presidente e Vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria, Commissario europeo per i trasporti, Vicepresidente della Commissione europea". "Queste elezioni europee - ha aggiunto Sangalli - costituiranno uno snodo democratico decisivo per un progetto europeo, all’insegna di una maggiore autonomia strategica e di una maggiore competitività dell’economia europea a livello globale. Un’Unione europea più competitiva sulla scena globale costituisce certamente un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per la crescita sostenibile delle sue imprese. E l’attività imprenditoriale diffusa è la condizione necessaria per incrementare la produttività e fattore decisivo per lo sviluppo del Sistema-Europa".

Sangalli: "Una transizione verde economicamente e socialmente sostenibile"

Prendendo la parola prima di Giuseppe Conte, il presidente Sangalli ha ricordato l'impegno dell'ex premier durante la pandemia. "Ancora una volta, voglio ringraziare Giuseppe Conte che ha affrontato come Presidente del Consiglio uno dei momenti più difficili della storia recente del nostro Paese. In quella stagione, credo abbia riconosciuto, con il costante coinvolgimento, che la nostra presenza, la presenza dei corpi intermedi, ha fatto sì che la stravolgente crisi sanitaria, diventata poi profonda crisi economica, non si trasformasse in una crisi sociale senza precedenti". Sangalli ha affrontato il tema caldo della transizione verde, sottolineando che "il Green Deal europeo, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile. Una vera transizione sarà possibile, secondo noi, solo se “a misura” di micro, piccole e medie imprese". "Nell’ambito della coesione territoriale è fondamentale agire sulle politiche urbane per sostenere la tenuta sociale e la competitività delle imprese. E su questo tema, caro Giuseppe, apprezziamo che nel vostro programma ci sia un capitolo dedicato proprio al ruolo delle città nelle politiche europee e allo sviluppo urbano sostenibile".

"Un ultimo punto che vorrei toccare riguarda il Next Generation EU che aiuterà i Paesi membri a finanziare riforme e investimenti fino al 2026. Dopo questa data, le regole rinnovate del Patto di Stabilità e Crescita richiederanno una maggiore disciplina di bilancio, che va fin d’ora impostata. Per gli investimenti in beni pubblici europei, come la digitalizzazione e la difesa comune, l’UE dovrà, dunque, valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito, come per il Next Generation EU, e adeguata capacità fiscale".

Sangalli: "Completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee"

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha accolto la Coordinatrice nazionale di Italia Viva, la senatrice Raffaella Paita, candidata per la lista Stati Uniti d’Europa, sottolineando che "la frammentazione ha aperto una stagione di nuova competizione politica ed economica. In questo contesto, l’Unione europea deve rafforzare il suo ruolo. Va, ad esempio, costruito un “ecosistema” favorevole per la creazione e lo sviluppo delle imprese nel mercato unico. L’attività imprenditoriale è, infatti, condizione necessaria per incrementare la produttività, fattore decisivo a difesa della stessa qualità della vita per i cittadini europei. E il documento che abbiamo predisposto in occasione di questi incontri, una “Agenda del terziario”, contiene analisi e proposte in linea con le aspettative delle nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni". 

"In materia di trasporti e infrastrutture, temi che conosci molto bene, cara Raffaella, e di cui apprezziamo la tua competenza, vanno superati gli ostacoli tra priorità dei singoli Stati membri e dell’Europa per completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee, in particolare quella dei trasporti. Si tratta di infrastrutture essenziali per un mercato interno sempre più integrato e per consentire all’intera collettività di beneficiare dei vantaggi di uno spazio senza frontiere interne. Al riguardo, evidenziamo, l’importanza di rafforzare la dimensione euromediterranea del disegno europeo, promuovendo la prosecuzione marittima dei corridoi prioritari della rete, quattro dei quali terminano in porti italiani, fino a integrare la sponda sud del Mediterraneo. D’altra parte, proprio in ottica euromediterranea, è necessario garantire la piena funzionalità del corridoio Scandinavo-Mediterraneo con il superamento dei divieti di circolazione adottati in modo unilaterale dall’Austria lungo l’asse del Brennero".

"C’è poi - ha aggiunto Sangalli - il grande tema della transizione verde, il Green Deal europeo, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile, anche a “a misura” di micro, piccole e medie imprese.  Con riferimento ai trasporti, la sostenibilità ambientale andrà conciliata con quella economico-sociale, anche recuperando il rispetto del principio di neutralità tecnologica, a partire dalla valorizzazione dei bio-carburanti. Andrebbero, poi, sostenuti, i trasporti combinati su ferro e via mare, con un approccio concreto ed operativo alla sostenibilità. Approccio che, per esempio, non metta in discussione alcuni strumenti essenziali per la competitività delle imprese nazionali in materia di tassazione dei prodotti energetici, come i rimborsi del gasolio commerciale per i Tir e le esenzioni per i trasporti marittimi".

 

Sangalli: "Completare l’Unione bancaria e un mercato unico dei capitali"

Il presidente Sangalli, introducendo il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari, ha subito parlato dei cambiamenti che hanno caratterizzato il panorama socio-economico europeo negli ultimi cinque anni: "È tornata la geografia politica nelle relazioni economiche internazionali per effetto di crescenti tensioni geopolitiche. E la frammentazione ha aperto una stagione di nuova competizione politica ed economica.in questo contesto che l’UE deve accelerare il processo, seppur molto difficile, di integrazione politica, e di conseguenza rafforzare il suo ruolo". Il presidente Sangalli ha poi ribadito la necessità di completare al più presto l’Unione bancaria e di costituire un mercato unico dei capitali per aumentare le opportunità di finanziamento per le imprese e per facilitare gli investimenti privati. 

Sangalli ha poi analizzato le due cruciali sfide della doppia transizione verde e digitale e dei relativi investimenti. Per il primo "occorre adottare un approccio pragmatico, fondato, cioè, su valutazioni di impatto, su criteri di gradualità e di sostenibilità economica e sociale, sul principio di neutralità tecnologica e su strumenti finanziari di incentivazione e di accompagnamento per territori, imprese e cittadini". Infine per quanto riguarda gli investimenti in beni pubblici europei, come la digitalizzazione e la difesa comune, "l’UE dovrà valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito (come per il Next Generation EU) e adeguata capacità fiscale. Serviranno, inoltre, politiche di filiera europee per sostenere le imprese dei settori strategici".

 

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Confcommercio Brescia2024-07-27
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