2Ottobre2020

Confcommercio, inflazione peggiore delle attese

A settembre inflazione negativa per il quinto mese consecutivo. Secondo le stime preliminari Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo è infatti diminuito dello 0,6% su base mensile e dello 0,5% su base annua (come nel mese precedente).

Continua la flessione, anche se meno accentuata rispetto al mese precedente, dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -13,7% a -13,6%), di quelli non regolamentati (da -8,6% a -8,2%) e dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -2,3% a -1,6%) a fronte dell’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,1% a -0,4%). Si conferma la crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (in accelerazione da +2% a +2,7%). 

La "inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici rallentano entrambe, rispettivamente da +0,3% a +0,1% e da +0,4% a +0,3%.  La diminuzione congiunturale dell'indice generale dipende soprattutto dal calo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-5,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%), solo in parte compensato dall'aumento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+0,6%).

Il dato di settembre è peggiore delle attese (-0,6% congiunturale contro una stima di -0,2%) e l’errore è quasi interamente dovuto alle diminuzioni dei prezzi osservate negli ambiti della ricettività e della ristorazione che di solito in settembre mostrano leggeri incrementi. Questo è un pessimo segnale che conferma la perdurante fragilità della domanda nella filiera del turismo”: è il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sull’inflazione a settembre diffusi dall’Istat.

La pressione ribassista della deflazione – continua l’Ufficio Studi  - comincia a leggersi anche nell’andamento della componente di fondo che si avvicina pericolosamente allo zero. Il ritorno a quotazioni delle materie prime energetiche meno depresse, all'origine dei sensibili aumenti decisi per il prezzo dell’energia e del gas da ottobre, potrebbe contenere la tendenza deflazionistica. Nel confronto annuo la variazione dei prezzi di gas ed elettricità resterebbe comunque negativa”.

Confcommercio Brescia2025-04-30
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