Decreto Ristori Ter
Il Governo ha varato il terzo decreto ristori e una richiesta di scostamento di bilancio al Parlamento da 8 miliardi che servirà a finanziare a stretto giro un quarto decreto per gli indennizzi alle attività economiche colpite dalle misure restrittive anti-Covid. Il decreto ter, che garantirà ristori in automatico alle regioni che cambiano fascia di rischio, mette in campo oltre 1,4 miliardi per rifinanziare il fondo previsto dal decreto bis per i contributi a fondo perduto da destinare ai settori colpiti.
Nella lista dei codici Ateco delle attività economiche penalizzate che riceveranno gli indennizzi perché in zona rossa entra anche il commercio al dettaglio di calzature e accessori. I negozi di scarpe avranno un ristoro del 200% rispetto a quanto previsto in precedenza. Viene quindi rafforzata anche la dote per il credito d'imposta per:
- affitti commerciali
- cancellazione della seconda rata Imu,
- estensione della proroga del versamento Irpef, Ires e Irap per autonomi e partite Iva
- sospensione dei versamenti tributari e dei contributi previdenziali
- congedo per i genitori con i figli a casa a causa della chiusura delle scuole e il bonus baby sitter
In arrivo anche un fondo da 400 milioni di euro per consentire ai sindaci di adottare misure urgenti di solidarietà alimentare. Le risorse saranno erogate a ogni Comune entro 7 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Stanziati altri 100 milioni per l'acquisto e la distribuzione dei farmaci per la cura dei pazienti affetti dal coronavirus.
TESTO UFFICIALE