18Febbraio2022

Presidente Massoletti: "Ripresa a rischio senza le pmi"

«Subito sostegni al mondo del commercio e del turismo per contrastare il caro bollette». Carlo Massoletti, vicepresidente e vicario di Confcommercio Lombardia e presidente di Confcommercio Brescia, ha parlato a CUOREECONOMICO di ripresa e delle difficoltà soprattutto delle piccole e medie imprese.

Il tema del giorno che preoccupa tutto il mondo produttivo è il caro bollette e l’incremento del costo delle materie prime. Qual è l’impatto che stanno avendo sul vostro settore?

«Le imprese che si occupano di commercio e servizi, in Lombardia, sono 530mila: un numero colossale. Si tratta di una situazione drammatica che incide sulle piccole e medie imprese.

Un albergo che lavora h24, ad esempio, è un’impresa altamente energivora e i rincari delle bollette sono del 100%. Per i ristoranti si aggirano sul 73%, per i bar ancora sul 100%.

Il caro bollette colpisce in maniera massiccia anche i negozi di generi alimentari che affollano i centri storici di cui tengono accese luci, allontanano anche il degrado.

Quest’anno, neanche i saldi hanno dato una svolta alla situazione: hanno registrato un -40%. Non parliamo delle realtà sportive, in particolare le piscine stanno chiudendo tutte».

Insomma, qual è il rischio se la situazione non cambia?

«Che le imprese riducano ulteriormente la loro presenza sul mercato che già sta calando, anche perché l’inflazione cresce e le moratorie fiscali sono cessate.

In più la possibilità dello scoppio di un conflitto in Ucraina darebbe luogo a un ulteriore raffreddamento del mercato, con un blocco dei consumi e, conseguentemente, degli investimenti».

Il premier Mario Draghi, però, ha annunciato finanziamenti a breve per aiutare le realtà alle prese con il caro bollette, cosa ne pensa?

«Penso che il Governo si sarebbe dovuto muovere ad ottobre non ora, è arrivato sicuramente in ritardo, intrappolato in un limbo decisionale, con i partiti politici distratti dalla nomina del Presidente della Repubblica.

In più ci sono stati due fattori che hanno fatto precipitare la situazione: il rincaro delle materie prime dell’energia, manifestatosi in modo più rapido e duraturo di quanto si pensasse, e l’arrivo della variante Omicron del Covid che ha bloccato il mercato».

 

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Confcommercio Brescia2025-04-30
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