Sangalli: "Più fondi per il turismo e nuova CIG"
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, cosa si aspetta dalle misure del governo?
«La recrudescenza della pandemia, a causa della variante Omicron, sta già provocando pesanti impatti su tanti settori del terziario di mercato. In particolare sulla filiera turistica. Sono a rischio chiusura migliaia di imprese: dagli alberghi alle agenzie di viaggio, dai tour operator alla ristorazione e all'intrattenimento con la situazione drammatica delle discoteche. Occorre - più che urgentemente - un nuovo ciclo di cassa integrazione Covid con efficacia retroattiva dal primo gennaio».
L'aumento dei prezzi a causa della fiammata dei costi legati all'energia complica il quadro?
«Certo. La crescita dell'inflazione, innescata dai prezzi delle materie prime, pesa, in particolare per via dei rincari delle bollette, sui consumi delle famiglie ed aggrava i costi a carico del sistema imprenditoriale. E per contrastare il "caro bollette", non bastano i pur importanti stanziamenti - circa 8 miliardi di euro - fin qui disposti dal governo. Servono misure strutturali. In particolare, occorre affrontare il tema della riduzione della dipendenza dalle forniture estere. Una dipendenza che rende il nostro Paese vulnerabile e particolarmente esposto a forti oscillazioni dei prezzi delle materie prime».