Sangalli: "Serve flessibilità sui conti UE"
Carlo Sangalli, da presidente di Confcommercio, in che misura la guerra in Ucraina richiede di rivedere le priorità post-pandemia?
«Prima di tutto bisogna riaffermare la ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale».
Poi però ci sono le ripercussioni sull'economia europea: un impatto dello 0,3%-0,4% del PII, secondo la Bce. E fino all'1% nello scenario peggiore.
«L'Europa nella crisi ucraina si sta dimostrando determinata e compatta. ifa deve esserlo anche nella direzione di una comune politica estera e di difesa e sicurezza, così come in quella energetica. E, intanto, andrebbe avviata al più presto la costituzione di comuni stoccaggi e riserve energetiche europee».
E sulle regole di bilancio?
«Non è certo tempo di pensare ad un ritorno delle regole "canoniche" del Patto di stabilità e crescita. Servono, piuttosto, nuova flessibilità e sostegno degli investimenti, così come accaduto durante la pandemia. E giuste e necessarie sono state le parole della presidente della Bce, Christine Lagarde, sul sostegno alla liquidità».