Sportello Coaching, "L'attitudine a domandare con umiltà"
Il business coaching può aiutare nella costruzione di rapporti di fiducia e di relazioni sia con i tuoi collaboratori che con i tuoi clienti. Confcommercio Brescia ha attivato, su appuntamento, lo "Sportello Coaching" gratuito per gli associati.
Vuoi approfondire questa ed altre tematiche legate al coaching? Contattaci e fissa un appuntamento gratuito con il nostro "Sportello Coaching" (tel. 030.292181, email: info@confcommerciobrescia.it).
L’ ATTITUDINE A DOMANDARE CON UMILTÀ
L'attitudine indica una predisposizione o capacità potenziale di svolgere una determinata attività che si realizza solo se trova condizioni esterne (contestuali, cioè d'ambiente) e interne (motivazionali) che ne permettano l'estrinsecarsi.
La predisposizione al porre domande ci appartiene sin dall’infanzia, quando la curiosità si manifestava nel chiedere ripetutamente: Perché?
Poi, col passare degli anni, alla curiosità, si affianca l’interesse da direzionare verso gli altri, alimentato dal conoscere chi c’è dall’altra parte e con quali bisogni e aspettative nei nostri confronti.
È il fine che nobilita le domande! Ovvero il desiderio di costruire rapporti di fiducia, una comunicazione aperta, insomma una relazione.
La sociologia dirime la questione tra il dire ed il domandare. Nel primo caso si mette l’interlocutore in posizione di inferiorità in quanto si presuppone di comunicare all’altro qualcosa che non sa, e che invece dovrebbe sapere. Nel secondo caso, il domandare, equivale a un temporaneo trasferimento di potere all’interlocutore e di conseguenza al rendersi vulnerabili. Ecco la sfida ed al contempo la resistenza all’agire.
Per sfociare in una relazione, un dialogo dev’essere paritario ed equilibrato; ci devo investire. L’umile ricerca di informazioni è un investimento anticipato in attenzione. Se l’interlocutore mi comunica qualcosa che non sapevo e che necessitavo sapere, il mio investimento è ripagato.
Un dialogo mirato a costruire un rapporto di fiducia quindi è un processo interattivo, basato su domande e ascolto, in cui ciascuna delle parti investe qualcosa e ottiene del valore in cambio, ecco dove sta l’equilibrio.
L’umiltà è una motivazione interna che per manifestarsi ci chiede di lasciare a casa il nostro ego e che fa esprimere un leader verso i propri collaboratori, in questi termini: “Faccio bene? Come potrei fare meglio? In cosa sto sbagliando?”. Per arrivare umili, la sincerità è indispensabile tanto quanto l’essere animato dal desiderio che l’interlocutore senta che lo accolgo.
In conclusione l’umile ricerca di informazioni è l’arte di indurre le persone ad aprirsi, di fare domande di cui non si conosce la risposta, di costruire una relazione fondata sulla curiosità e sull’interesse per l’altra persona.
Tutto quanto scritto sopra deve tradursi quindi in comportamenti diversi, spesso non usuali, che richiedono innanzitutto la volontà, tempo e la determinazione di raggiungere il risultato.
C’è del lavoro da fare su noi stessi? Sì, ma non siamo soli. Con un buon coach a fianco le opportunità di farcela aumentano.
FR